Le elezioni sono finite. Luigi Di Maio, un ragazzo del Sud ha
asfaltato i due bulli presuntuosi e arroganti che hanno tenuto in
ostaggio l'Italia negli ultimi 25 anni (salvo brevi e insignificanti
parentesi), il duo Renzi-Berlusconi, gli stanlio e ollio della politica.
Adesso lo sport nazionale è
attaccarglisi, leccarlo, negare di averlo malignamente invitato a
farsi da parte, riempiendo Luigi e il M5S di insulti e pettegolezzi
(gli han dato dello scansafatiche, dell'impreparato, dell'ignorante,
accompagnato ad un Movimento di nazi-fascisti. Si, proprio così,
qualcuno gli ha associato la svastica, come Staino).
Adesso la parola al Capo dello Stato.
Che però, nonostante una coalizione
multiforme e in conflitto perenne tra di essi, come il Centro Destra,
abbia preso più voti del M5S, esprime, tale coalizione, per singolo
partito, molti meno consensi dei penta-stellati.
Come dire: sono uniti da un legame
sulla carta, ma presi singolarmente, hanno una fortissima identità
personale.
I Fratelli d'Italia, della Meloni, di
simpatie fasciste e Nazionalisti, che c'entrano con Salvini, che nel
suo Statuto della Lega dice, testualmente:
“Lega Nord per l’Indipendenza
della Padania” (di seguito indicato come “Lega ”) è un
movimento politico confederale costituito in forma di associazione
non riconosciuta che ha per finalità il conseguimento
dell’indipendenza della Padania attraverso metodi
democratici e il suo riconoscimento internazionale quale
Repubblica Federale indipendente e sovrana.
Molti italiani non
hanno capito bene che, per Salvini, questo è solo un passo .
Cioè, avere consensi in una competizione elettorale nazionale, non
contribuisce per nulla a fare perdere alla Lega il vero obiettivo:
l'indipendenza della Padania .
Meglio passare oltre.
Certe furbate si lascino agli altri..
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