I giovani del Sud sono
sempre stati visti come una specie da tenere d'occhio, in grado di
compiere brutte cose, dediti a chissà quali nefandezze.
Ma, nella realtà, molti
si mettono a studiare, nella propria città o all'estero, volendo
credere in un 'riscatto sociale'. Perchè il Sud ha alti tassi di
disoccupazione, da sempre. I giovani del Sud sono i disoccupati 'per
eccellenza', di tutto il Paese.
E spesso emigrano, in
Italia del Nord o fuori dall'Italia.
Di contro, il giovane del
Nord, più ricco, specie di Milano, spesso è come uno che nemmeno
finisce gli studi (forse nemmeno li incomincia). Spesso è ricco,
essendo figlio, spesso, di un imprenditore o di un professionista
benestante. Deve soltanto godersi la vita, e se vuole lavorare, non
ha problemi per cercarlo.Negli ultimi anni, la
crisi Economica ha provocato dei cambiamenti sociali.
Ma perchè i giovani del
Sud devono pagare, da sempre, queste enormi differenze economiche tra
Italia del Nord e Italia del Sud?
Gli abitanti dell'Italia
Settentrionale amano credere e raccontare in giro che al Sud siano
pigri, sfaticati, pieni di vizi e ignoranti. Inoltre, dediti
all'illegalità e tendenzialmente dei criminali. E dicono e
raccontano che, nella vita di tutti i giorni (negli uffici pubblici,
nelle aziende, nei mercati, ecc.) siano dediti a imb5rogliare la
gente.
Così il Paese, per tanti
decenni, cresce spaccato in due.
E i giovani Meridionali,
non appena si affacciano alla vita sono circondati di diffidenze,
sospetti.
Per esempio, una volta in
Italia c'era il servizio militare, cessato nel 2005. Tutti i giovani
che partivano alla volta delle caserme militari si incontravano per
la prima volta tra di loro. E si creavano delle spaccature. I
Siciliani stavano coi Siciliani e i Lombardi stavano coi Lombardi. Se
facevano amicizia, era raro. Ma se nasceva un contrasto, un
conflitto, il giovane del Nord urlava al giovane: Terùn! (Terrone! È
intraducibile dall'italiano, ma vuol dire: ATTACCATO ALLA TERRA, MAI
CRESCIUTO).
Sì. I giovani, ma anche i
meno giovani, erano molto legati alla terra, la propria terra. Alle
tradizioni. Al loro di mangiare, di nutrirsi. Che anni dopo è stato
insignito del titolo di 'Dieta Mediterranea'. Cioè, la più salutare
di tutto il pianeta.
Tutti i giovani del Sud
sono cresciuti per decenni con la prospettiva di emigrare dalla
propria terra. La propria fantastica terra.
Lo Stato Italiano, nelle
sue politiche, parlava di far crescere il Sud, con investimenti
appropriati.
Ma i giovani del Sud
vedono da 70 anni,e più, che nancavano casa propria persino le
strutture essenziali.
Mamcavano strade, linee
ferroviarie, scuole, ospedali, collegamenti per le Telecomunicazioni,
per il gas. Qualsiasi cosa funzionava MALE.
Ma quasi tutti i giovani
non sapevano che prima del 1861, anno in cui era avvenuta l'unità
d'Italia, era il Sud più ricco e sviluppato del Nord.
Il quale Nord era venuto,
con Garibaldi, a conquistare il Regno delle due Sicilie, con la
spedizione dei Mille. Avevano depredato tutto il depredabile,
compreso un ricco bottino in lingotti d'oro, che era ricchezza del
Regno. Il quale Regno era benestante e felice. Era primo in Europa in
tanti campi: la prima ferrovia, la prima illuminazione pubblica, il
primo acquedotto, la Flotta mercantile più grande del Mediterraneo,
la prima industria Siderurgica.
Tutto smontato e portato
al Nord.
E furono chiuse le scuole
per 15 anni.
E il Sud divenne povero e
infelice. E nacquero le Mafie. Che nel 1993 uccisero don Puglisi,
consapevole e sofferente per tutto ciò.