Anche
se era chiamato affettuosamente dai suoi amici 'Padre Pino Puglisi',
abbreviato con le iniziali 3P, era ufficialmente, per la Chiesa
Cattolica Diocesana palermitana 'Don Giuseppe Puglisi'. Non era di un
Ordine religioso ma era stato ordinato dalla Diocesi di Palermo, con
la quale ebbe un rapporto costante e continuo sino alla sua morte.
L'idea
che poteva farsene di lui, vedendolo, sarebbe stata quella di un
sacerdote, tutto sommato, 'tutto casa e chiesa'. Cioè di una
classica figura di uomo delle istituzioni Ecclesiastiche, per nulla
propenso a contrastare chi non fosse stato d'accordo con lui.
Errore.
Quell'uomo,
di piccola-media statura, con le orecchie grandi, aveva il 'fuoco
dentro'. Aveva la 'passione per la fede' che gli faceva vedere
'oltre'. E ogni persona che aveva a che fare con lui si sentiva
'importante'. La sua storia era 'importante'. Scopriva che la
banalità delle proprie cose assumeva un'importanza imprevista, da
quell'anima di Dio!
In
una parola: Padre Puglisi lo amava. Esattamente
come si legge, a volte, nel Vangelo (Gesù lo amò)
Io,
che scrivo, Vincenzo Scalia, ricordo uno dei tanti piccoli fatti,
vissuti a contatto con 3P.
Avevo,
con mia moglie, un'idea diversa su una faccenda, che ci avrebbe
portato a prendere una decisione. Questa diversità di idee si
presentava spesso nelle nostre discussioni. Stava influenzando,
persino, il nostro rapporto familiare. Non osavamo prendere 'quella'
decisione. Ometto il dettaglio, su quale fosse quella decisione, ma
avrebbe cambiato molte cose nella nostra vita, in futuro.
Un
giorno, di comune accordo, stabilimmo che ne avremmo parlato con
Padre Puglisi. Con chi, se non lui? Ci fidavamo immensamente e
ciecamente di 3P.
Ma
eravamo enormemente scoraggiati. Sapevamo che era molto impegnato in
tantissime cose. Che non avrebbe avuto del tempo da impiegare per le
nostre cose personali. Credevamo anche che, se per nostra fortuna ci
avesse ascoltati, ci avrebbe dedicato pochi minuti, ed a ragione.
Era
talmente insignificante il nostro problema a fronte di faccende ben
più importanti della sua Parrocchia!
Invece...accadde
il miracolo.
Riuscimmo
a convenire un appuntamento con lui, una domenica pomeriggio.
Parcheggiammo
l'auto sotto casa sua, proprio a ridosso del punto in cui venne
ucciso. Citofonammo e lui scese. Salì nella nostra auto, si sedette
nei sedili posteriori. Ci ascoltò, con partecipazione. Stimolò la
discussione, il confronto. Rispettava le nostre rispettive posizioni.
Ci
sentivamo avvolti dal suo sguardo, dal suo silenzio in certi momenti.
Non voleva provocare in nessuno di noi due un risentimento verso
l'altro.
Sapevamo
che qualsiasi cosa ci avrebbe consigliato di fare, era la cosa giusta
da fare. Era come se, di colpo, avessimo consegnato a lui le chiavi
della nostra vita.
Ci
diede un consiglio che facemmo nostro e che portammo avanti
immediatamente dopo.
Avevamo
parlato per oltre 3 ore. Padre Puglisi aveva dedicato a noi un
pezzetto della sua vita! Per anni abbiamo rivisto quel momento come
un insegnamento: se qualcuno ci chiede aiuto, non snobbiamolo. Non
facciamolo sentire un momento, una cosuccia, ma parte della volontà
di Dio.
L'intervento
del Santo è questo. Ciò che vede è l'UOMO, il figlio di Dio. Non
un ostacolo alle proprie abitudini personali, un inciampo da togliere
al più presto.
Non
dimenticheremo mai lo sguardo di
3P. Faceva suo il nostro problema e sentivamo che si sarebbe
addolorato se non vi trovava una soluzione condivisa da entrambi.
Padre Pino, per queste sue
peculiarità era molto popolare tra i giovani.
Un'estate aveva organizzato per
alcuni di essi una avventurosa spedizione a Roccabusambra, nelle
Madonie. Un parco forestale molto popolare a Palermo, che si sarebbe
concluso con la scalata ad una cima montuosa, l'Alpe Cucco, non
altissima ma molto impervia.
Conoscendolo, credo che
lo scopo, non dichiarato, ma implicito, era: metterli alla prova
con le vicende della vita che li aspettava. Ecco: rafforzare il
proprio spirito di fronte alle difficoltà. Ma in una prospettiva di
condivisione della propria vita con Dio.
Fa
parte della mia vita? E
credo che fu lì che
nacque lo slogan più caro a 3P: Sì, ma verso dove?
Chi partecipò, tra cui mia
moglie, ne ha conservato un vivo ricordo.
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