sabato 13 gennaio 2018

Palermo. La sua gente

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Cos'era quella Palermo che Padre Puglisi tanto amava, per la quale diede persino la vita? C'è uno spessissimo filo che lega le vicende del piccolo prete di campagna, poi divenuto Parroco in una periferia che conosceva benissimo (essendovi nato) e quella gente che vedeva immeschinirsi ogni giorno di più.
Risultati immagini per federico stupor mundiAlcune premesse storiche, d'obbligo: Palermo era stata per anni la preda di popoli che venivano dall'estremo Sud del mondo (gli Arabi) ma anche dall'estremo Nord (i Normanni, ma anche i Francesi) per poi vivere un lungo periodo di transizione, di benessere (Palermo felicissima, dicevano gli storici del tempo, tra il XV°-XVIII° secolo). Risultati immagini per palermo felicissima

Per dirla in termini moderni, la Sicilia, per il suo clima e le sue bellezze naturali e storiche era veramente una specie di Florida d'Europa, vi approdavano ricchi e regnanti da tutta Europa, e Palermo ne era la sua fiera capitale. Ancora splendevano i tesori, lasciati a memoria dei posteri, da Federico II, lo stupor mundi. 
E la gente? Probabilmente, non è stata mai assorbita, positivamente, e interamente, dal popolo quella che è stata chiamata da qualcuno l'annessione al Regno d'Italia.
Risultati immagini per emigrazione siciliaRisultati immagini per spedizione dei milleLa storia ci ha tramandato di un Garibaldi ivi mandato a legare il Regno delle due Sicilie ai Savoia, ma tralascia di parlare diffusamente delle proteste e dei subbugli che ne conseguirono (famosa la strage di Bronte, comandata da Bixio, luogotenente di Garibaldi, con decine di donne e bambini massacrati, per assoggettare quella parte della Sicilia che vi si ribellava). Pare che gli unici che potessero intervenire, contro quell'invasione, gli Inglesi, ancorati a Marsala, fossero stati inibiti da precisi accordi di spartizione Europei, in cui ebbe ruolo molto importante la MASSONERIA. E quello fu il preciso momento storico che portò all'impoverimento della Sicilia. Cominciarono le fughe verso le Americhe della popolazione più povera, stremata dalla fame e dalla mancanza di strutture sociali.  Lo stesso Pirandello, ne parlò ne 'I vecchi e i giovani', romanzo della fine dell'800, in cui emergevano le speranze frustrate dei vecchi per quell'Italia da cui ci si aspettavano tante cose, e da cui ricevevano tante delusioni, e vollero comunicarle ai giovani
Per arrivare al tempo della Palermo di Padre Puglisi, bisogna che passino due guerre Mondiali, così si arriva al radicamento della Mafia in Sicilia, ad opera, specialmente, dei vincitori Americani, i quali insediarono, al fine di governarle, come Sindaci delle città più grandi, delle figure mafiose o imparentate con la mafia.
Quello fu il materiale assoggettamento dell'isola alla mafia, ormai rinforzata e forgiata dall'esperienza americana.
Così quelli come 3P si trovavano ad avere a che fare con una popolazione immeschinita dalla povertà, mancante anche delle più elementari strutture sociali (a Brancaccio 3P lottò per avere una scuola media!), disillusa per la mancanza di lavoro, in mano alla criminalità, anche per i bisogni più elementari (bambini per strada, preda delle cosche mafiose locali, assenza di strutture sportive e di ritrovo per i giovani, emersione e sviluppo del fenomeno dello spaccio di droga, richiesta dai ceti più abbienti della città, forte presenza del pizzo a carico delle poche attività economiche esistenti).
Lo stesso 3P, agli inizi del suo insediamento a Brancaccio, dovette celebrare la Santa Messa in un garage sotterraneo, per la mancanza di fondi per riattivare la Chiesa di San Gaetano.
Risultati immagini per puglisiMa la Fede di un Santo non si ferma nemmeno con minacce e vessazioni.
Cosa Nostra dovette imparare che la Fede fa grandi cose anche in un piccolo uomo, che sorrise al suo killer.
Padre Puglisi amava follemente la sua gente, al punto da dare per essa la propria vita.

E la sua gente oggi capisce. 

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