L'Italia è forse il Paese in cui
l'arte dell'inganno, della furbizia, del sotterfugio, è la
più sviluppata, perlomeno, tra tutti i Paesi Occidentali. Senza
analizzare le vicende storiche pre-unitarie, basti vedere quello che
succede dopo il 1861. Innanzitutto, la stessa Unità
d'Italia è frutto di un inganno. Dei Savoia al resto del
Paese.Si spacciarono per ricchi e potenti ma si impossessarono di
tutti i beni e le ricchezze del Regno
delle due Sicilie per potenziare il Nord d'Italia,
impoverendo e lasciando nell'indigenza e ignoranza il Meridione
d'Italia. Da quel momento iniziò la vendetta del Sud, che
fece fatica a riconoscere nel nascente regno d'Italia la propria
Patria, e si organizzò in uno Stato parallelo, che diede origine
alle Mafie che dominano da quelle parti. Venne il Fascismo,
e li si concretizzò un'altra bufala. Il Duce sapeva benissimo
che non poteva competere con tutti gli altri Paesi Europei, ma passò
il tempo a dire agli Italiani: 'Voi
siete i migliori!' arrivando ad un vero e proprio lavaggio
del cervello. Ce ne accorgemmo raccogliendo i cocci dell'Italia,
ridotta in frantumi, alla fine della guerra. Che pure si svolse non
senza inganni e furbizie. Ricapitolando: l'Italia entra in guerra nel
1940, a fianco della Germania. Ma nel 1943, resasi
conto che l'impresa era di gran lunga superiore alle sue forze,
chiede l'armistizio, quindi, diventa nemica della Germania. E,
di fronte alla reazione di questa, che si sente tradita, reagisce,
giustamente per difendersi, ma dimenticando che li abbiamo,
effettivamente, ingannati. Infatti, la guerra finisce, i vincitori
sono altri, ma noi ci comportiamo come offesi e vincitori di una
contesa immaginaria nei confronti della Germania. Ma poi, negli anni
successivi, anni di pace, c'è l'esercizio abituale della furbizia in
ogni parte d'Italia. A Napoli c'è il detto 'ccà
nisciuno è fesso', ma a Roma c'è la 'sòla',
una continua applicazione ad appioppare una fregatura agli altri e
una continua ricerca ad evitarla. In Sicilia c'è il 'futticumpagnu',
ovvero il raggiro semplice o complesso negli affari. La furbizia del
Nord è più velata, silenziosa, non si percepisce quasi. Ma
un Milanese si sente più furbo di un Napoletano. Nei
rapporti verso l'Autorità Statale prevale il volerla fregare,
pagando meno tasse possibili, evadendole o eludendole. Ci sono quelli
che, pur lavorando con la Pubblica Amministrazione, o con lo
Stato in genere, si portano a casa qualsiasi cosa possa loro
servire (ho visto militari di carriera riempirsi l'auto di cibi e
suppellettili a loro affidati dalla Difesa, pratica
diffusissima). Poi c'è il fenomeno della corruzione, a tutti i
livelli, tra i cosiddetti' politici. La corruzione Italiana è
la più alta d'Europa. Per non parlare del raggiro, a tutti i
livelli, che ha portato alla crescita smisurata del debito
pubblico, uno dei più alti del mondo
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