A Palermo gira tra la gente una
cantilena popolare: cu mancia panelli 'un muori mai. (chi
mangia panelle non muore mai). Ed ha una valenza scientifica: i ceci,
da cui ha origine la pasta di cui sono composte, sono ricchi di
proteine, al punto che un
panino con le panelle ha lo stesso valore energetico di una fetta di
carne ma fa meno danni. Ed
allora, procediamo con le istruzioni per fare queste panelle,
buonissime e salutari. Si prendano 250 g. di farina
di ceci
e si versino a pioggia su una pentola che contiene 1
litro di acqua.
Importante: il rapporto tra farina e acqua deve essere 1
a 4. E
si mescoli a freddo con una frusta girando continuamente. Un po' di
sale. Sempre mescolando. A questo punto si accenda il fuoco, chè
inizia il vero lavoro del cuoco. Mescolare a fuoco lento per circa
mezzora, versando, nel frattempo, del prezzemolo
tritato.
Ci sarà un momento che la pasta diverrà densa. Non fermarsi.
Continuare a mescolare, sinchè si ha l'impressione che la
pasta si stacchi da sola dalle pareti. Quello è il segnale che è il punto preciso di cottura.
A questo punto prendere un contenitore cilindrico, ungerlo al suo
interno d'olio, versarvi la pasta di ceci e fare raffreddare per 6-8
ore in frigo.
Al termine del raffreddamento lasciar scivolare il cilindro di pasta
che si è ottenuto su un piatto, in orizzontale, e affettarlo come un
salame,
in fettine sottili.
Messo a bollire un litro d'olio di semi, lasciar scivolare a due-tre
alla volta le fettine. Cuoceranno velocemente. Giratele
continuamente. Si vedrà che sono cotte quando su ogni panella si
solleverà un velo
sottile.
Versarle allora su un piatto con dentro della carta per assorbire
l'olio. Si mangiano calde calde, versando sale e pepe nero e,
qualcuno lo gradisce, una spruzzata
di limone. Paradisiache! Chi può, accompagni con un buon bicchiere di Inzolia siciliano.
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