sabato 13 giugno 2015

ma che c'entra con noi la fede




Orate, ne intretis in tentationem (pregate per non entrare in tentazione), diceva un certo Gesù ai suoi apostoli 2000 anni fa. E qui il discorso si fa più serio, e, nella vita, qualcuno fugge a gambe levate. Pregare? E che vuol dire? I più pensano: Sin dal mattino tutto è automatizzato, sveglia, colazione, accendo l'auto, mi auguro che non ci sia traffico o brutto tempo, me lo diranno i mezzi di informazione, i quali mi diranno se c'è sciopero, se ci sono nuove tasse, se il governo è caduto, ecc. Allora, per non cadere preda di una realtà codificata, massificata, diciamo una piccola preghiera. Una semplice Ave Maria. Diceva Don Orione: Un'Ave Maria e avanti!. E non siamo entrati in tentazione, o, almeno, chiediamo di non caderci. Che la realtà è questa. Fatta e codificata da altri. Che siamo responsabili della nostra vita. Anche quando sembra che tutto va perfettamente bene, dobbiamo preoccuparci solo di cosa spendere. 'Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita...' gli disse Dio, come riporta il Vangelo di Luca . E quando preghiamo, entriamo in contatto con una entità più grande di noi. Parlare con Dio. Diceva S. Teresa del Bambin Gesù: è meglio parlare 'con' Dio che parlare 'di' Dio....

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