Ero immerso nelle lettura di un vecchio
libro di Leonardo
Sciascia, Le parrocchie di Regalpetra, quando
fui colpito da un passo dello stesso, in cui parlava, brevemente, del
regime fascista. Racconta, Sciascia,
che, in vista del possibile, e avvenuto, sbarco
in Sicilia degli alleati, nel 1943,
il regime fortificò le spiagge siciliane e fece affiggere dei
manifesti nei muri delle città prossime alle coste; firmato dal
generale
Roatta. Guardando
il manifesto, dice lo scrittore, '….(il
generale Roatta)...fu
il primo ad avvertire i Siciliani che italiani proprio non potevano
considerarsi, che gli italiani si proponevano di difenderli allo
stesso modo e nello stesso sentimento dei camerati tedeschi...'.
Sciascia arriva a dire che Roatta avrebbe dovuto essere nominato , da
Andrea
Finocchiaro
Aprile,
famoso leader dei separatisti siciliani, quale Presidente onorario di
una Sicilia indipendente. Che l'Unità d'Italia
non avesse arrecato un gran beneficio all'Isola, se ne erano accorti
in molti. Era avvenuta, contrariamente alle aspettative, con gran
spargimento di sangue (basti ricordare la Strage
di Bronte).
I primi anni ebbero luogo le prime emigrazioni in massa verso il
continente Americano. Ci furono, poi, dei movimenti contadini che
culminarono coi FASCI
SICILIANI,
che alcuni vedono anticipare i movimenti social-comunisti che
portarono, poi, alla Rivoluzione Russa
del '17. Sui Fasci
Siciliani scrisse un romanzo,
Luigi
Pirandello (I
VECCHI E I GIOVANI).
Nel romanzo si vede il dialogo tra le vecchie generazioni e le nuove
ed emerge la delusione dalle aspettative, originatesi con l'Unità
d'Italia, degli anziani, che vogliono comunicarlo ai giovani. Vi
furono poi le due guerre mondiali, in cui la Sicilia
forniva uomini ma ne otteneva, in cambio, dal regime fascista,
vigilanza sulle sue terre, non progresso, sviluppo, dotazione di
infrastrutture. Il Fascismo, apposta, aveva mandato il prefetto
Mori,
che veniva a cercare mafiosi, soprattutto piccoli, salvo, poi,
mantenere i più potenti saldamente al loro posto, perchè avevano
POTERE. Quegli stessi
'potenti' mafiosi che, gli Americani,
insediarono, dopo lo sbarco, come Sindaci
delle città Siciliane, facendo proliferare, negli anni
successivi, una MAFIA DI
POTERE POLITICO. Quella
stessa che tanto danno fece, nel dopoguerra, all'isola, culminando
con le stragi
degli anni '70-80-90, sino ai giorni nostri.
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