lunedì 8 giugno 2015

Quando le banche sono scorrette in Italia

sui tassi bancari, in Italia, è una pratica scorretta delle banche. Sebbene fosse una diffusa sensazione popolare, non era mai stata regolamentata.

  • La legge 108/96
Tutto ciò sino al 1996, quando una legge, la 108, ne definì, per la prima volta i contorni.Questa legge dava una connotazione numerica all'usura stabilendone un limite, ovvero un tasso al di là del quale si poteva parlare, appunto, di usura. In questa legge, nata, peraltro, su impulso del nascente diritto europeo, comune a tutti gli Stati membri dell'U.E., veniva prevista la pubblicazione trimestrale, da parte del Ministero del Tesoro e Banca d'Italia, di un Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) che non era altro che un tasso, praticato dalle banche, rilevato sulla piazza, distintamente per campi di applicazione. Si aveva, così, un tasso differente per conti correnti, Mutui, Prestiti, Leasing, ecc. Questo tasso, aumentato del 50% era la, cosiddetta, soglia usura. Per la prima volta avevano rilevanza anche le Commissioni e Spese che le banche fanno pagare in abbondanza ai clienti: anche esse 'fanno usura', cioè contribuiscono ad appesantire il tasso, sino, appunto a pervenire alla soglia usura di cui sopra. Al di là di esso era usura, con implicazioni anche penali. Successivamente, nel 2011, tale soglia cambiava. Si partiva sempre dal TEGM, aumentato stavolta del 25% ma incrementato del 4%. Chiaramente, una manovra a favore delle banche.
  • L'anatocismo
Un'altra pratica scorretta delle banche, l'Anatocismo (dal greco anatokismόs, che vuol dire, letteralmente di nuovo e usura ) è stata poi censurata con una sentenza della Corte di Cassazione nel 1999 e per ben due volte. I correntisti italiani, che fruivano di un fido bancario erano abituati, da anni, e precisamente dal 1952, a ricevere dalle banche un estratto conto che calcolava gli interessi passivi maturati ogni trimestre, precisamente 4 per ogni anno. Un accordo di cartello delle banche ne aveva dato il via. Ma questa pratica urtava con il Codice Civile del 1942. Violava, di fatto, un articolo, il 1283, che proibiva che gli interessi maturassero altri interessi. Queste sentenze della Cassazione, di fatto, erano l'epilogo di un percorso, durato anni, fatto da Associazioni di Consumatori. E la comparsa di un orientamento giurisprudenziale che, di fatto, apriva la strada a possibili rivendicazioni e risarcimenti agli utenti della banche.

Per entrambi i comportamenti illegali delle banche, negli ultimi anni, e con sempre maggiore frequenza, si hanno dei procedimenti giudiziali, con numerose sentenze che danno ragione ai clienti delle banche, facendo ottenere loro risarcimenti una volta insperati e impossibili. Sono pure apparse delle società che hanno come unico obiettivo sostenere le ragioni di clienti vessati dalle banche, ma tali società di consulenza hanno peccato di presunzione, individuando, molte volte, usura dove non c'era. E, in quei casi, la sentenza del giudice li ha puniti per lite temeraria
  • Usura sui mutui
Su questo versante, è intervenuta di recente la Corte di Cassazione (gennaio 2013) che ha detto, in sostanza, che sono in usura anche molti Mutui, in particolare quelli dove sono previsti interessi di mora, per ritardato pagamento, particolarmente gravosi, anche se non sono mai stati pagati ma semplicemente pattuiti. Si è aperto, così, un contenzioso giudiziario piuttosto affollato. Ma è sempre meglio consultare un buon avvocato esperto in materia. Anche qui il panorama dei facinorosi improvvisati si è di colpo enormemente ingrandito.



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