sui tassi bancari, in
Italia, è una pratica scorretta delle banche. Sebbene fosse una
diffusa sensazione popolare, non era mai stata regolamentata.
- La legge 108/96
Tutto ciò sino al 1996, quando
una legge, la 108, ne definì, per la prima volta i
contorni.Questa legge dava una connotazione numerica all'usura
stabilendone un limite, ovvero un tasso al di là del quale si poteva
parlare, appunto, di usura. In questa legge, nata, peraltro, su
impulso del nascente diritto europeo, comune a tutti gli Stati
membri dell'U.E., veniva prevista la pubblicazione trimestrale, da
parte del Ministero del Tesoro e Banca d'Italia, di un Tasso
Effettivo Globale Medio (TEGM) che non era altro che un tasso,
praticato dalle banche, rilevato sulla piazza, distintamente
per campi di applicazione. Si aveva, così, un tasso differente per
conti correnti, Mutui, Prestiti, Leasing, ecc. Questo tasso,
aumentato del 50% era la, cosiddetta, soglia usura. Per
la prima volta avevano rilevanza anche le Commissioni e Spese che le
banche fanno pagare in abbondanza ai clienti: anche esse 'fanno
usura', cioè contribuiscono ad appesantire il tasso, sino, appunto a
pervenire alla soglia usura
di cui sopra. Al di là di esso era usura,
con implicazioni anche penali. Successivamente, nel 2011, tale soglia
cambiava. Si partiva sempre dal TEGM,
aumentato stavolta del 25% ma incrementato del 4%. Chiaramente, una
manovra a favore delle banche.
- L'anatocismo
Un'altra pratica scorretta delle
banche, l'Anatocismo (dal greco anatokismόs, che vuol
dire, letteralmente di nuovo e usura ) è stata poi
censurata con una sentenza della Corte di Cassazione nel 1999
e per ben due volte. I correntisti italiani, che fruivano di un
fido bancario erano abituati, da anni, e precisamente dal 1952,
a ricevere dalle banche un estratto conto che calcolava gli interessi
passivi maturati ogni trimestre, precisamente 4 per ogni anno.
Un accordo di cartello delle banche ne aveva dato il via. Ma questa
pratica urtava con il Codice Civile del 1942. Violava, di
fatto, un articolo, il 1283, che proibiva che gli interessi
maturassero altri interessi. Queste sentenze della Cassazione, di
fatto, erano l'epilogo di un percorso, durato anni, fatto da
Associazioni di Consumatori. E la comparsa di un orientamento
giurisprudenziale che, di fatto, apriva la strada a possibili
rivendicazioni e risarcimenti agli utenti della banche.
Per entrambi i comportamenti illegali
delle banche, negli ultimi anni, e con sempre maggiore frequenza, si
hanno dei procedimenti giudiziali, con numerose sentenze che danno
ragione ai clienti delle banche, facendo ottenere loro risarcimenti
una volta insperati e impossibili. Sono pure apparse delle società
che hanno come unico obiettivo sostenere le ragioni di clienti
vessati dalle banche, ma tali società di consulenza hanno
peccato di presunzione, individuando, molte volte, usura dove
non c'era. E, in quei casi, la sentenza del giudice li ha puniti per
lite temeraria
- Usura sui mutui
Su
questo versante, è
intervenuta di recente la Corte di Cassazione (gennaio
2013) che ha detto, in sostanza, che sono in usura anche
molti Mutui, in particolare quelli dove sono previsti interessi
di mora, per ritardato
pagamento, particolarmente gravosi, anche se non sono mai stati
pagati ma semplicemente pattuiti. Si è aperto, così, un
contenzioso giudiziario piuttosto affollato. Ma è sempre meglio
consultare un buon avvocato esperto in materia. Anche qui il panorama
dei facinorosi improvvisati si è di colpo enormemente ingrandito.
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